L’epilessia è tra le malattie neurologiche croniche più comuni nei cani. Si stima colpisca tra lo 0,6% e lo 0,75% della popolazione canina, ovvero un esemplare su 130 (BioMed Central).
Capire l’epilessia nei cani
L’epilessia canina si manifesta con disturbi convulsivi ricorrenti (le crisi epilettiche appunto) dovuti a uno sregolamento della normale funzione cerebrale. Si distingue generalmente tra:
- l’epilessia idiopatica, di origine genetica e senza apparenti cause;
- l’epilessia secondaria o sintomatica, legata a una malattia specifica o a una lesione cerebrale.
Secondo le raccomandazioni dell’International Veterinary Epilepsy Task Force (IVETF), questa classificazione è importante per la diagnosi e il trattamento.
Sintomi e segnali d’allarme
Una crisi epilettica si struttura in varie tappe.
Prima della crisi (possibili segnali)
- Agitazione inusuale o ansia improvvisa
- Isolamento o attaccamento eccessivo
- Salivazione eccessiva
- Comportamenti inconsueti (sguardo fisso nel vuoto, digrignamento)
Durante la crisi (fase ictale)
- Convulsioni o tremori intensi
- Caduta e perdita di conoscenza
- Movimenti involontari delle zampe (pedalamento)
- Salivazione abbondante, a volte perdita di urina e feci
Dopo la crisi (fase post-ictale)
- Disorientamento, deambulazione stentata
- Sonnolenza o spossamento
- A volte fame e sete esagerate, agitazione passeggera
Possibili cause
L’epilessia idiopatica è causata da una predisposizione genetica, mentre all’origine di quella secondaria o sintomatica ci possono essere vari fattori: le crisi sono la conseguenza di un problema di salute che il veterinario dovrà individuare. I disturbi più frequenti sono i seguenti.
- Problemi metabolici: ipoglicemia (tasso troppo basso di zucchero), squilibrio elettrolitico (sodio, calcio), insufficienza epatica o renale
- Lesioni cerebrali: trauma cranico in seguito a un incidente o a una caduta, malformazioni congenite del cervello
- Infezioni: meningite, encefalite, infezioni parassitarie (toxoplasmosi, neosporosi) o virali (cimurro)
- Tumori o masse intracraniche: sviluppo di cellule anomale che perturbano l’attività elettrica del cervello
- Intossicazioni: ingerimento di prodotti casalinghi, piante tossiche, farmaci per esseri umani o sostanze chimiche
- Altre malattie sistemiche: alcune patologie cardiache, ormonali o infiammatorie
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa su un esame clinico approfondito, che potenzialmente include analisi del sangue, diagnostica per immagini (RM o scansioni) o un elettroencefalogramma.
I trattamenti principali prevedono l’assunzione di farmaci antiepilettici, spesso a vita, come il fenobarbital, l’imepitoina o il levetiracetam. Un monitoraggio veterinario è fondamentale per determinare il giusto dosaggio e limitare gli effetti secondari.
Costi e assicurazione
I costi della presa a carico veterinaria variano in base alla gravità della malattia e comprendono esami approfonditi, farmaci antiepilettici a lungo termine, eventuali ricoveri ecc. Per molti proprietari, un’assicurazione malattia animale è un aiuto prezioso. Animalia propone varie soluzioni per la copertura delle visite e dei trattamenti veterinari.
Consigli
Durante una crisi, restate calmi, mettete in sicurezza l’animale, annotate la durata e i sintomi, e all’occorrenza contattate il veterinario.
Nella vita di tutti i giorni, adottate una routine stabile, introducete un’alimentazione equilibrata, e limitate le fonti di stress per ridurre i fattori scatenanti e favorire il benessere del vostro amico a quattro zampe.
L’epilessia richiede attenzione, ma non è una condanna: con un trattamento adeguato, molti cani continuano a giocare, a correre e a condividere momenti felici con la loro famiglia. L’importante è gestire la malattia e, al contempo, salvaguardare la complicità che vi unisce.
Domande frequenti
Il mio cane può guarire dall’epilessia?
Solitamente, l’epilessia non è curabile, ma con un trattamento adeguato le crisi possono essere ridotte e controllate. Molti cani conducono una vita normale.
Qual è la speranza di vita di un cane epilettico?
Con un monitoraggio veterinario regolare e un trattamento adeguato, un cane epilettico vive tanto quanto uno in buona salute.
Quali razze sono più soggette all’epilessia?
Alcune razze, come il Pastore tedesco, il Border Collie, il Beagle o il Labrador Retriever, hanno una predisposizione genetica alla malattia.